Per le interviste neroverdi questa settimana parliamo con Federico Soppelsa, leader dentro e fuori dal campo, cantautore e poeta dello spogliatoio che sta vivendo da protagonista la seconda stagione con il calcio Lentiai.

Sette punti in tre trasferte, il Lentiai ha raggiunto una mentalità da grande squadra?

“È ancora troppo presto per dire certe cose. Certo, nuovo ambiente, nuova squadra, sette punti in tre trasferte sono davvero un importante inizio però non ci dobbiamo dimenticare che la mentalità vincente si costruisce in settimana, in ogni piccolo dettaglio, con il sudore, con il gruppo, con la fame che deve sempre essere quella di una squadra umile e pronta a farsi autocritica, lavorando ogni settimana per migliorare sempre di più. Devo dire che ad oggi il gruppo che si è creato è bellissimo (i nuovi si sono inseriti divinamente), a mente calda posso dirti che sette punti su nove fuori casa sono tanta roba ma MAI adagiarsi”.

Sei arrivato l’anno scorso dopo il campionato di prima vinto con il Borgo. Come si costruisce una mentalità vincente e quanto manca al Lentiai?

“Come ti ho anticipato poc’anzi, la mentalità vincente si costruisce col tempo. Con la passione, il sacrificio settimanale, e soprattutto con una rosa importante come abbiamo a disposizione quest’anno. Non ci sono 11 titolari, ci sono 24 giocatori pronti a fare la differenza. A me hanno sempre insegnato che tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Gli allenamenti a livello di intensità si sono notevolmente alzati rispetto all’anno scorso (grazie alla società che ci ha concesso di allenarci sul sintetico di Rasai) e la domenica si vede. Siamo sulla buona strada, non lo nego, ma è ancora molto lungo il campionato e per esperienza dico che è meglio rimanere umili, volare basso e lavorare tanto”.

Sei uno degli intoccabili di mister Curti, ti senti un po’ la mente del centrocampo neroverde?

“Per me è una gioia prendere il borsone e andare a giocare con il Lentiai, io scendo in campo la domenica come in allenamento portando la mia esperienza e mentalità acquisita negli anni. Nessuno è intoccabile come ho detto prima, devo dirti però che il nostro centrocampo per la categoria è importante. Siamo giocatori diversi tra di noi, ognuno con le proprie qualità e caratteristiche diverse tra loro. Giocatori come Pongan, Scarton, Onescu, Costa sono un vero e proprio punto di forza. È bello potersi allenare e alzare il livello della squadra con gente che sa giocare a pallone. Però sempre come primo obiettivo giocare di squadra, da squadra vera che non molla mai”.

Hai girato molte squadre. Per una formazione che sei anni fa era in terza si può parlare di piccolo miracolo o c’è molto di più dietro al livello raggiunto da questa società?

“Ho visto enormi passi avanti rispetto all’anno scorso. Una società sempre presente, che non ci fa mancare nulla, che ci permette di allenarci su un sintetico non è poco a questi livelli. Si vede che tutti stanno remando verso un unico obiettivo, il gruppo sente che alle spalle ha una società forte. Il Lentiai calcio per gli sforzi che sta facendo soprattutto quest’anno merita grandi risultati e noi gruppo vogliamo ripagare tutti questi sforzi. Giocare a Lentiai è un piacere, un onore e un onere da difendere ogni domenica. Forza Lentiai!”

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Intervista e Grafica: Alex De Boni