Nicola De Zaiacomo da due stagioni fa parte dello staff tecnico di Cristian Curti al Lentiai. Proprio con la maglia neroverde ha chiuso la sua carriera culminata con la vittoria del campionato di seconda categoria, un finale da sogno per un calciatore che è stato protagonista di tante annate sui campi delle squadre bellunesi. Lui ci racconta la sua storia e il delicato momento che sta passando la squadra della Sinistra Piave.

Ciao Nicola, hai appena concluso il corso UEFA D, dobbiamo pensarti presto nelle vesti di allenatore?

L’idea di continuare nel mondo del calcio sotto altre vesti c’era già da un po’, ma aspettavo il momento giusto per riuscire a conciliare tutti gli impegni (aspettiamo cmq l’abilitazione, sorride). Spero un domani di poter intraprendere questa strada e sicuramente la possibilità di collaborare da 2 anni con mister Curti, è indubbiamente un valore aggiunto che aumenta l’esperienza in questo ambito.”

Cosa è cambiato di più dal passaggio da giocatore a membro dello staff tecnico?

“Quando sei giocatore il tuo obiettivo principale rimane la domenica e l’impegno negli allenamenti per conquistarsi un posto; quando invece collabori col mister, ti rendi conto che il lavoro inizia il lunedì mattina e finisce la domenica sera. Si tratta di una visione a 360 gradi di tutti gli aspetti della squadra cercando di trovare soluzioni efficaci per vincere le partite”.

Hai appeso gli scarpini al chiodo con la vittoria del campionato a Lentiai. Come descriveresti la tua lunga carriera?

“La conquista campionato è stata una cavalcata incredibile che rimarrà per sempre nella storia della società! La mia carriera la definisco come un percorso da cui ho avuto la fortuna di conoscere moltissime persone, in molti casi gli avversari sono diventati amici e questo credo sia uno degli scopi principali di chi fa sport. Sono orgoglioso delle scelte fatte che mi hanno portato a momenti belli e meno belli, ma questo fa parte dello sport come della vita”.

State attraversando forse il momento più delicato della stagione. Come state gestendo la situazione?

“È un passaggio delicato della stagione, quello sicuramente, ma il gruppo è forte e ritengo che solo il lavoro costante sul campo sia l’unica medicina per guarire da questa situazione”.

Dal tuo punto di vista c’è stato un blackout mentale o un calo normale dopo una prima parte di stagione straordinaria?

“Ritengo che nell’arco di un campionato ci possano essere dei momenti con dei passaggi a vuoto,  ma l’importante è capire da dove nascono e lavorare affinché non si ripetano in futuro”.

Valdosport e Lovispresiano sono le prossime due gare casalinghe. Passa da qui il treno del terzo posto?

“Sicuramente sono 2 gare molto importanti (come lo saranno anche le altre da qui alla fine della stagione) ma valgono sempre 3 punti. Dobbiamo sicuramente affrontare queste gare con la massima determinazione e poi il campo sarà il giudice finale”.

Sembrava difficile ipotizzarlo, ma va sfatato il tabù sintetico Lentiai..

 “È strano anche per me pensarla una cosa di questo tipo, è sempre stato il nostro fortino, ma il lavoro paga sempre, ne sono convinto!”

Il gruppo vincitore del campionato di Seconda Categoria

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Intervista e Grafica: Alex De Boni