Daniel Onescu è il protagonista della nostra intervista settimanale. Uno degli acquisti più importanti effettuato dalla coppia Casanova-Dal Piva nella recente sessione estiva racconta questi primi mesi in neroverde.
Analizziamo la gara con la Fulgor, sicuramente un big match di giornata. Parliamo di un punto guadagnato o di due persi?
“Nel prepartita probabilmente avremo fatto la firma per fare un punto contro una squadra ostica come la Fulgor su un campo dove non perde da quasi due stagioni. Analizzando la partita, il pareggio è stato giusto, certo c’è un pò di rammarico per il fatto di essere stati in vantaggio in due occasioni e non essere riusciti a portare a casa l’intera posta in palio.”
Giunti a novembre il secondo posto in classifica può essere indicatore che lottare per le posizione alte di classifica sia un obiettivo stagionale?
“Il secondo posto fa piacere, però ci sono tante squadre racchiuse in pochi punti. Il nostro obiettivo, ribadito anche dalla società, è quello di migliorare quanto ottenuto la passata stagione, Sicuramente come gruppo c’è la volontà di continuare a lottare per i posti di vertice e toglierci delle soddisfazioni.”
Sei sicuramente il giocatore in squadra che ha toccato i livelli più alti a livello di carriera. Come ti trovi in una realtà piccola ma in forte crescita come Lentiai?
“A Lentiai ho conosciuto persone fantastiche che ci tengono molto a questa squadra. Dei ragazzi in rosa ne conoscevo tanti già da prima, comunque staff tecnico e dirigenza sono formati da persone per bene. Mi trovo molto bene qui!”
Continui a fornire prestazioni importanti e sono arrivati anche gol pesanti, stiamo vedendo il miglior Onescu e quale è la collocazione tattica che preferisci?
“Sono contento delle mie prestazioni. Quando tutti tirano per lo stesso obiettivo tutto diventa più facile. Il ruolo che preferisco in campo è la mezzala, anche se nel corso della carriera ne ho ricoperto tanti altri”.
Stai studiando da allenatore, come vedi il tuo futuro (ancora con gli scarpini per diversi anni o aspetti un eventuale chiamata da primo allenatore)
“Sinceramente non saprei darti una risposta. Quest’anno ci avevo riflettuto se continuare o meno, poi dopo un confronto con mister Curti ho deciso di sposare il progetto Lentiai. Sto studiando per prendere il patentino da allenatore e spero di poter provare questa esperienza”.
Hai vissuto stagioni da professionista, ti senti un esempio per tanti tuoi compagni? Magari i più giovani e alla prima esperienza in categoria.
“Aver giocato tanti anni in tante realtà diverse ti permettono di acquisire un grande bagaglio di esperienza. So di essere un esempio, ma al punto giusto, sono tutti ragazzi che in categorie come queste danno l’anima per giocare e si impegnano al massimo. Sicuramente ci tengo che tutti facciano bene in primis per se stessi e per il Lentiai”.
Arriva il Città di Paese, come dimostrato dal San Martino Colle la classifica non e da guardare, vi aspettate una gara difficile?
“La classifica, dopo appena un quarto di campionato, conta poco. Ogni partita ha la propria storia, mi aspetto una partita difficile cosi come lo sono tutte al momento. Magari verso la fine del campionato ci saranno gare meno impegnative, ma sicuramente non ora”.
Cosa ti aspetti da questa prima stagione lentiaiese?
“Se continuiamo così, sia a livello di risultati, di prestazioni e di alchimia di gruppo, penso possa essere un successo!”
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Intervista e Grafica: Alex De Boni